Quanto conta la relazione con i media locali?

I giornali presenti sul territorio hanno una potenza mediatica da non sottovalutare. Vi spiego perché

Far partire una strategia di comunicazione dai media locali? Perché no! Anzi, è sicuramente il punto di partenza quando si avvia un piano di comunicazione. E’ quello che spiego spesso ai miei clienti all’avvio del piano di comunicazione.

Ma non sempre è così scontato!

Durante la mia esperienza di consulente per la comunicazione corporate mi è capitato spesso di occuparmi di aziende che fino a quel momento avevano completamente trascurato le relazioni con i media locali.

Silvia Fissore, co-founder di PR-Boutique e media relation expert

Va premesso che dei quotidiani locali, o per meglio dire “a diffusione regionale”, si parla ancora poco perfino tra noi addetti ai lavori, sottovalutando il dato che alcuni di essi hanno vendite superiori a molte testate nazionali (per avere un’idea del panorama “cartaceo” vi rimando a questo approfondimento di AGInforma).

Al di là dei numeri, poi, è evidente che le testate locali (senza dimenticare anche Tv e Radio) rappresentano un panorama mediatico estremamente variegato la cui distribuzione è molto capillare con pubblicazioni (e programmazioni) che garantiscono una copertura completa sulle singole provincie di una Regione.

Quindi quanto può essere controproducente il mancato dialogo?

Molto, moltissimo. Soprattutto nel caso in cui sopraggiunga una “crisis” con un forte impatto su quel determinato territorio. Un esempio su tutti? Un piano di ridimensionamento aziendale che, solitamente, scatena i sindacati e i relativi portavoce, i cui rapporti con la stampa locale, invece, sono quasi sempre solidi e collaudati.

Ma anche in una situazione di normalità, trascurare le relazioni con i giornali locali è un errore: stabilire un dialogo e un rapporto di reciproca fiducia con le redazioni presenti sul territorio è il punto di partenza per costruire la brand reputation di un’impresa.

Ma vediamo i motivi per cui la comunicazione locale risulta efficace, facendo un piccolo passo indietro e cercando di capire come funzionano i quotidiani locali.

Ciascuna redazione è fortemente focalizzata su quanto accade – a livello sociale, politico, culturale, sportivo, sanitario – all’interno del proprio territorio di riferimento.

Questo cosa significa in concreto?
Maggiore possibilità di approfondimento, dal momento che:

  1. le pagine locali dedicano più spazio a tutti quegli eventi territoriali che la stampa nazionale non può ospitare;
  2. per i giornalisti può essere molto interessante raccontare la storia di un’azienda che abbia un importante impatto economico e sociale su quel determinato territorio;
  3. c’è più disponibilità, in definitiva, a recepire il punto di vista di un imprenditore che può diventare anche un modello e un riferimento per il contesto in cui vive e opera.

Per esperienza personale sono convinta che i giornali locali siano molto spesso quelli che meglio di altri riescono a cogliere le potenzialità nella storia di un’azienda o di un imprenditore.

Proprio in questo periodo sto accompagnando un mio cliente, Claudio Vignoli Group, azienda di Jesi (Marche) specializzata in consulenza nel settore dell’olio di oliva, in un percorso di accreditamento con la stampa locale che sta già dando i suoi frutti (a proposito se volete leggere qui la sua prima intervista su Il Corriere Adriatico e qui quella su Il Resto del Carlino).

Se anche voi siete interessati a far crescere la vostra presenza mediatica sui quotidiani della vostra città o della vostra Regione, scrivetemi per un confronto! silvia@pr-boutique.eu

Forse vi può anche interessare leggere “Come rendere unica una storia”, la vostra storia!

Infine vi lasciamo qui tre consigli di lettura per capire l’importanza di comunicare.

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